Il sale candor iodato è acquistato da COMSAL dalla salina di Volterra che lo produce e che dal 1996 opera secondo quanto previsto dal proprio piano di autocontrollo in conformità al Regolamento CE n°852/2004. Questo sale è ottenuto per dissoluzione sotterranea del giacimento salino e dall’evaporazione delle salamoie mediante processi termici e successivo essiccamento. È possibile anche additivare il prodotto, ma il produttore deve espressamente dichiararlo e/o deve essercene indicazione sulla confezione. Gli additivi che si possono aggiungere secondo le disposizioni di legge sono:

• antiagglomerante E536[1] (massimo 20ppm)[2];
• potassio iodato (0,0051% equivalente a un tenore di iodio di 30ppm[3] ovvero 3mg iodio / 100g prodotto finito).[4]

[1] Reg. UE 1129/2011 del 11/11/2011
[2] Metodo analitico: EuSalt/AS 004-2008 Determinazione dell’esacianoferrato (II) solubile in acqua – Metodo spettrofotometrico al blu di Prussia.
[3] Come da indicazione del D.M. 10 agosto 1995 n°562 si applicano le tolleranze previste all’art. 1 del D.M. 1 agosto 1990 n°255 “Regolamento recante disciplina della produzione e del commercio di sale da cucina iodurato, sale iodato, sale iodato e iodurato” (+40%, -20% equivalente a un tenore di iodio da 24 a 42ppm).
[4] Additivazione e metodo analitico: D.M. 10 agosto 1995, n°562 del Ministero della Sanità “Regolamento concernente la produzione e il commercio di sale da cucina iodurato, di sale iodato, e sale iodurato e iodato”.